Podere Sabbioni

...nel Cuore delle Marche

Podere Sabbioni

Podere Sabbioni è una azienda agricola multifunzionale così come definita dall’OCSE, ovvero una azienda agricola che oltre alla sua “funzione primaria di produrre cibo e fibre, può anche disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio, conservare la biodiversità, gestire in maniera sostenibile le risorse, contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali, garantire la sicurezza alimentare”.

La vigna

Dove spira sempre una brezza leggera

Un anfiteatro naturale appoggiato sulle colline con tanta biodiversità, 4 ettari, 170 metri s.l.m, 20 km dalla costa, ai confini della riserva naturale dell’Abbadia di Chiaravalle di Fiastra, nel comune di Petriolo. Due pendici contrapposte formano un canalone dove spira sempre una brezza leggera.

Il suolo

Calcare e sabbia, poco scheletro

Calcare e sabbia, poco scheletro. Un suolo magro, che restituisce vini sapidi, minerali, verticali.

Le uve

Solo vitigni autoctoni

Coltiviamo Maceratino Ribona e Verdicchio per i vini bianchi e metodo classico. Montepulciano e Sangiovese per il vino rosso e rosato.

La tecnica

Tra i filari

Lavoriamo il terreno in modo leggero per evitare il compattamento, seminiamo il favino e l’orzo per beneficiare del lavoro delle radici in profondità. Non utilizziamo concimi di nessun tipo, solo letame, che ci aiuta ad aumentare la sostanza organica e portare vita nel terreno. Abbiamo una stazione meteo in vigna per avere dati in tempo reale, trattare quando serve e limitare il più possibile l’utilizzo del rame. Le api sono nostre alleate, si nutrono del succo degli acini rovinati e lasciano così integro il resto del grappolo. Non usiamo né insetticidi né erbicidi.

Il vino

La vendemmia e il vino

Raccogliamo le uve in piccole cassette e le portiamo in cantina freschissime. Per il bianco parte dell’uva viene diraspata con una macchina di ultima generazione, che stacca il chicco dal raspo senza schiacciarlo, e parte viene inserita intera, a mano, direttamente in pressa soffice. Aggiungiamo ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido), per evitare che l’ossigeno alteri il colore del mosto nella fase di pigiatura e, soprattutto, “bruci” le componenti aromatiche e varietali. Per il rosso dopo la diraspatura i chicchi di uva vengono messi a fermentare quasi interi; formano una sorta di cappello nel mosto, che viene bagnato due o tre volte al giorno con rimontaggi. Affiniamo i vini in vasche di cemento, ceramica, acciaio. Usiamo il legno solo per i vini rossi, dopo un passaggio di 12 mesi in acciaio o cemento. Non abbiamo uno schema fisso, facciamo quello che per noi è necessario

La cantina

In un mulino dei primi anni del ‘900

La nostra cantina si trova all’interno del mulino di famiglia; un mulino per la lavorazione del grano tenero, realizzato nei primi anni del ‘900, autosufficiente, alimentato da un piccola centrale idroelettrica. Gli spazi sono ampi e sono al servizio sia della gestione del vino che di quella dei cereali, a seconda del periodo dell’anno. La produzione agricola è diversificata e comprende grano, cereali, coltura foraggera, vite, olivo ed energia elettrica da un parco fotovoltaico a terra. In estate organizziamo eventi nello spazio ricettivo che abbiamo realizzato all’ingresso della cantina.