In Cantina con Paolo Massobrio

Ieri l’altro al teatro Stabile di Potenza, Katia Ricciarelli ha tenuto il primo di una serie di concerti dedicati ai suoi 50 anni di carriera. E ad accompagnarla c’era un vino che le è molto caro, tanto che ha voluto rendergli omaggio a Verona, durante Vinitaly and the city, cantando all’inaugurazione del Palazzo del Vino sostenibile. Un vino raro, che nasce da uve ribona nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra e che ha destato una grande curiosità a Vinitaly (il più gettonato insieme all’Unpercento di Ermes Pavese).

Il Podere Sabbioni, che aderisce al marchio Viva, dedicato alla sostenibilità, è una creatura bio di Maria Grazia Sagretti, commercialista e figlia di imprenditori agricoli nel settore farine e cereali, e del marito Massimo Carletti, sommelier. Con la politica dei piccoli passi, hanno iniziato da una vigna di ribona (o maceratino) e poi con altri appezzamenti ricchi di biodiversità. Oggi gli ettari vitati sono quattro e le bottiglie appena 2.600. Una curiosità è la cantina annessa al locale dove staziona la turbina ad acqua utilizzata per il mulino di famiglia. Una scelta non casuale, dato che grazie a essa l’umidità dei locali è costante e l’elettrificazione autosufficiente. Tre i vini prodotti, anche se l’anno prossimo vedrà la luce un Verdicchio in purezza.

Superbo il Colli Maceratesi Ribona 2018 da un raro vitigno che si coltiva quasi esclusivamente nella provincia di Macerata, con una minima aggiunta di chardonnay. Una vera sorpresa anche per me. Ha un colore giallo paglierino piuttosto intenso e al naso colpiscono i fiori bianchi ma anche note di pesca gialla, miele e agrumi. La sua unicità è in bocca, dove la ricchezza delle note minerali lo rende autentico. L’acidità spinge la persistenza e il finale è sapido con una nota di malva che lo rende piacevolmente amarognolo. Viene vinificato per 8 mesi in acciaio e cemento. Ancora più elegante, con un’acidità pregnante, è la versione in purezza, denominata «Riserva Familiare», frutto di una prima selezione accurata di uve ribona, affinato 12 mesi in più rispetto alla precedente. A chiudere il tris il Rosso Piceno 2017, da uve montepulciano (90%) e sangiovese (10%). Una gran bella scoperta! —

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